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Il mio gatto è parte della famiglia”. “L’intelligenza degli animali è simile a quella dei bambini”. “Gli animali esistono soprattutto perché sono utili all’uomo”. “Io e il mio cane guardiamo spesso la Tv insieme”. “Quasi tutti gli animali hanno pensieri e sentimenti”. Sono alcune delle risposte che i bambini di scuola elementare hanno fornito ai ricercatori dell’Unità di Primatologia Cognitiva e Centro Primati dell’ISTC-CNR nell’ambito del progetto “Ricerca ed etica: osservare capire rispettare” finanziato nel 2006 dal MIUR. “Lo scopo della nostra iniziativa – ha spiegato Elisabetta Visalberghi, direttore di ricerca e responsabile del progetto – era valutare le attitudini dei bambini verso gli animali e stimolarli ad avere un maggiore spirito critico verso di loro”. Anche se negli ultimi anni si è diffusa una maggiore sensibilità nei confronti degli animali, persistono ancora molti luoghi comuni.

Dalle risposte fornite dai bambini non è emerso alcun sentimento pietistico – chiarisce Elsa Addessi, altra ricercatrice coinvolta nel progetto – nessuno dei bambini ha pensato che, per esempio, vestire un animale significa proteggerlo dal freddo. Anzi quasi tutti interpretano un gesto simile come una vera e propria prepotenza”. I bambini con animali in casa sono più informati sul loro comportamento o necessità. E le bambine lo sono più dei bambini che hanno anche una visione più “utilitaristica”. I bambini hanno opinioni maggiormente positive delle bambine riguardo ad affermazioni come: “Non c’è nulla di male nel mangiare la carne” o “Gli animali sono utili all’uomo”. “In altre parole – prosegue Elsa Addessi – i maschi tendono a dare più importanza al possibile utilizzo degli animali in funzione delle diverse esigenze dell’uomo, come l’alimentazione o il lavoro nei campi, di quanto non facciano le femmine”. Sia i bambini che le bambine attribuiscono agli animali sentimenti umani e liconsiderano parte della famiglia: “Il mio cane capisce quando sono arrabbiato e mi consola” e “Se mangio qualcosa che mi piace lo faccio assaggiare anche al mio gatto”.

Il progetto ha stimolato riflessioni di bambini, insegnanti e ricercatori sul benessere animale e sulle esigenze delle diverse specie animali, in termini di libertà di movimento, vivere in gruppo, possibilità di nascondersi, e di allevare i propri piccoli. “Le riflessioni sono state messe in pratica – dice Elsa Addessi – visitando i cebi dai cornetti del nostro Centro Primati, e proponendo soluzioni per migliorare le loro condizioni di vita. I bambini hanno prodotto disegni e brevi testi per illustrare le loro idee e che il Centro ha in parte realizzato. Nei recinti ora ci sono altalene, piattaforme, rifugi, tronchi e massi di tufo che le scimmie hanno molto gradito”.

 

8094091-sagome-di-scimmie Il questionario

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