L'arricchimento ambientale consiste nel fornire gli stimoli necessari a garantire il benessere psicologico e fisiologico di un animale in cattività.

Ogni specie animale ha esigenze ecologiche, biologiche e comportamentali differenti che dipendono dal tipo di habitat in cui vive, dal cibo di cui si nutre e da come se lo procura, dal tipo di socialità, ecc. L’arricchimento ambientale serve a soddisfare queste esigenze quando gli animali vivono in cattività e costituiscono un antidoto contro la noia e il manifestarsi di anomalie comportamenti. L'arricchimento ambientale può essere strutturale (dimensione e complessità degli ambienti), sociale (contatto con individui della stessa specie o di specie differenti, uomo compreso), occupazionale (gioco o coinvolgimento in compiti cognitivi), sensoriale (stimoli uditivi, visivi, tattili) e nutrizionale (cibo diversificato e dato con modalità particolari).

Ad esempio, il terreno delle aree esterne ha uno spesso strato di cortecce di pino. I cebi trascorrono molto tempo a cercare semi, lombrichi, e altre ghiottonerie che si nascondono fra i pezzi di corteccia.

L’ultima novità introdotta consiste in una struttura artificiale dai cui buchi i cebi possono estrarre, tramite un bastoncino, marmellata, yogurt, insetti o formaggio fresco. Grazie a questo stratagemma i cebi hanno incrementato i comportamenti esplorativi e manipolativi. Al contempo, sono diminuiti gli episodi di aggressività.  Nei periodi estivi, poi, sono stati sperimentati ghiaccioli contenenti frutta, cereali e yogurt. I cebi ne sono entusiasti!

Arricchimento ambientale: qualche idea

http://www.honoluluzoo.org/support-the-zoo/environmental-enrichment-program.html

http://www.well.com/user/abs/dbs/eesb/species.html

http://www.phoenixzoo.org/learn/animals/behavioral_enrichment.shtml

http://www.phoenixzoo.org/learn/animals/Primate_Enrichment_Protocol_The_Phoenix_Zoo.pdf

 

Il Centro Primati dell’Istc-CNR di Roma: ieri, oggi, domani

Nel 1984 nascono l'Unità di Primatologia e il Centro Primati dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR di Roma grazie ad una convenzione stipulata con il Comune di Roma (Giardino Zoologico e Museo Civico di Zoologia). Nel 2004 è stato inaugurato il nuovo Centro Primati progettato con criteri più moderni mirati a soddisfare le esigenze di ricercatori e cebi. Il Centro occupa un’area di circa 820 mq e comprende recinti esterni e ricoveri interni per le scimmie, una zona servizi e un'area destinata ai visitatori del Bioparco di Roma che possono vedere le scimmie attraverso ampie vetrate.

 

 

Nell’area visitatori sono presenti pannelli didattici con informazioni sulla biologia, l’ecologia, il comportamento dei cebi e le attività di ricerca condotte. Qui è possibile osservare da vicino i comportamenti alimentari, sociali, di gioco e di esplorazione di queste scimmie.

I cebi in natura sono onnivori e integrano la loro dieta prevalentemente frugivora con molluschi, vermi, rettili, uova di uccelli e piccoli mammiferi. L'alimentazione dei nostri cebi prevede frutta e verdura freschi di stagione, cibo pellettato per scimmie sudamericane, uova sode e patate lesse, formaggio fresco, crusca, uova, fiocchi d’avena, vitamine e sali minerali.

 

8094091-sagome-di-scimmieL’arricchimento ambientale

"Inizialmente c'erano sei cebi che vivevano in una gabbia piccola e bruttina vicino all’ingresso dello Zoo di Roma" racconta Elisabetta Visalberghi "ci passavo davanti quando andavo a osservare i macachi giapponesi, e così avevo iniziato a conoscerli. C’era una femmina bellissima con ciuffi così appariscenti che la chiamai Punk; purtroppo questa femmina era solita abbandonare i suoi figli alla nascita che venivano poi allevati a mano da volontari. Il più divertente era Cammello che usava le patate bollite per rompere il guscio delle noccioline americane! Quando costruimmo il nostro Centro, chiedemmo al direttore dello Zoo di affidarci i cebi. In seguito sono arrivati altri cebi, molti dei quali provenienti da confische di animali introdotti illegalmente in Italia. Viola e Narciso, per esempio, venivano dal Sud America: quando li hanno trovati a Fiumicino erano in una scatola di cartone legata con uno spago, avevano al massimo qualche settimana e se non fossimo intervenuti subito sarebbero morti. Purtroppo, in quei paesi molti animali selvatici vengono venduti a turisti sprovveduti che, spinti dalla tenerezza che provano per quelle bestioline, le comprano. Ma ci sono anche commercianti che, non certo spinti dalla tenerezza, fanno fortuna con il commercio illegale."

Da dove vengono le altre scimmie?

Moltissimi dei cebi della nostra attuale colonia sono nati qui. Un maschio di nome Gal ci è stato regalato da un laboratorio israeliano. Nessuno dei nostri animali è stato catturato in natura per venire da noi. Oggi i nostri 23 cebi vivono in quattro gruppi dei quali i visitatori del Bioparco possono vederne due.

Il testo, tratto dal libro “Idee per diventare etologo” di Elisabetta Visalberghi (Zanichelli, 2006) è stato aggiornato nel 2012.
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  8094091-sagome-di-scimmieI cebi del Centro Primati: album di famiglia

Quale è la struttura sociale di Cebus apella?

Nei gruppi sociali dei cebi dai cornetti c’è un maschio dominante che ha accesso privilegiato alle risorse (cibo, spazio, femmine). Gli altri maschi, generalmente più giovani, sono subordinati e hanno taglia inferiore. Per quanto riguarda la gerarchia femminile, la faccenda è più complessa. Anche se esiste una femmina che domina sulle altre, possono esserci altri maschi, oltre al dominante, più alti di lei in gerarchia. L'organizzazione sociale dei cebi tuttavia, è comunque elastica ed è influenzata da variabili ambientali. Gli adulti, sia maschi che femmine, sono molto  tolleranti nei confronti dei piccoli.

Quanto vivono i cebi?

In genere la durata della vita dipende dalle dimensioni corporee. I cebi sono longevi se confrontati con le altre specie. Sono grandi più o meno come un gatto (non di quelli troppo grassi!) ma in cattività, il loro record è di 53 anni! Tuttavia, anche se in buona salute e ben nutriti, i cebi vivono al massimo fino ai 40 anni. Naturalmente, per le popolazioni che vivono in natura il discorso è diverso: per ora, i dati a disposizione dei ricercatori ci dicono che i cebi selvatici possono vivere fino ai 30-35 anni.

Il legame affettivo fra studiosi e scimmie influisce sull'esito delle ricerche?

E' indubbio che ricercatori e studenti stabiliscono un rapporto affettivo con i cebi. E' impossibile non affezionarsi a queste stupendi animali. Questo però non deve influire sui risultati delle ricerche e sulla loro interpretazione. Coloro che studiano le scimmie devono stare molto attenti a non antropomorfiazzarne il comportamento. Uno scienziato, a prescindere dal coinvolgimento emotivo verso i soggetti che studia, può e deve essere rigoroso nell’osservazione e analisi dei dati, preferendo  spiegazioni semplici a quelle complesse. Insomma, in etologia così come nelle altre discipline scientifiche vale il principio noto come "rasoio di Occam" secondo il quale "a parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire". 

Nel Centro Primati viene effettuato un controllo delle nascite?

Gli zoo e i centri di ricerca devono fare i conti con lo spazio limitato che hanno a disposizione e con gli scarsi fondi di cui possono disporre. Animali che in cattività si riproducono velocemente sono un problema per il loro stesso benessere. L'affollamento è fonte di stress anche se il cibo è abbondante. Inoltre, i cebi dai cornetti in cattività hanno una vita media piuttosto lunga che si attesta sui 37 anni, quindi la nascita di un nuovo individuo significa un impegno di risorse umane ed economiche per almeno tre-quattro decenni.

Nel Centro Primati dal 2011 non vengono fatti nascere cebi, il controllo delle nascite è stato attuato mediante interventi chirurgici che hanno reso quasi tutti i cebi incapaci di avere prole, ma mantenere inalterato il repertorio comportamentale associato al corteggiamento e all’accoppiamento. Dal 2014 la legge italiana vieta la riproduzione di scimmie all’interno dei centri di ricerca.

Perché una madre abbandona i propri cuccioli?

Le cause possono essere molteplici. Talvolta una femmina al primo parto  manca dell’esperienza necessaria per allevare il piccolo. Oppure una femmina può non avere latte. L'abbandono si verifica sia in natura sia in laboratorio. Nel primo caso non c’è molto da fare: se nel gruppo non c’è un’altra femmina in grado di allattare, il piccolo muore nel giro di poche ore. In cattività, invece, le cose cambiano. Il cucciolo può essere allevato a mano, con l’obiettivo di un reinserimento tra i suoi simili.

I cebi si riconoscono allo specchio?

No. Gli studi condotti sino a oggi dimostrano che le antropomorfe (scimpanzé, bonobo, gorilla e oranghi) sono gli unici primati, oltre all'uomo, che sanno riconoscere la propria immagine riflessa in uno specchio. Per molte altre specie quello che appare nello specchio sembra un conspecifico da corteggiare o da minacciare. In realtà, nel caso dei cebi la questione sembra più complicata. I cebi mostrano comportamenti differenti da quelli che hanno di fronte a un individuo sconosciuto. E' possibile che la sincronia dei movimenti tra se stessi e l'immagine riflessa, l'assenza di stimoli olfattivi e di vocalizzazioni differenti dalle proprie rensa la situazione strana e di difficile interpretazione per chi non si riconosce.

Cebus apella o Sapajus apella?

Quando si parla di scimmie cappuccine, si intende un gruppo di scimmie del Sud e Centro America appartenenti al genere Cebus. In realtà, sulla base di dati esclusivamente morfologici, i cappuccini dovrebbero essere divisi in due gruppi: i cosiddetti “gracili” e “robusti”. Del primo fanno parte tutte le specie appartenenti al genere Cebus, del secondo quelle racchiuse nel genere Sapajus. Tuttavia, mancando una conferma genetica, nessun ricercatore si è mai curato troppo di questa classificazione. Ma

Alcuni studi pubblicati nel 2011 hanno fornito prove genetiche e morfologiche dell’esistenza di due generi: il genere Cebus e il genere Sapajus. Secondo questa nuova classificazione, i Cebus apella (i nostri cebi dai cornetti) non dovrebbero più esser chiamati in questo modo bensì Sapajus apella. Ma per evitare di confondere troppo le idee ai lettori in questo sito continueremo a parlare di cebi e non di sapajus, anche perchè nell’elenco delle pubblicazioni ancora si parla di Cebus apella.

Sandokan

E' nato nel Centro Primati il 26 giugno 2000 ed è figlio di Robinia. Abbandonato dalla madre, viene allevato a mano da volontari e reintrodotto nel gruppo a quasi 9 mesi d’età. Al momento è il maschio dominante di uno dei grupp socialii ospitati al Centro Primati ed è molto equilibrato e tollerante nei confronti degli altri due maschi che vivono con lui. Ha un leggero strabismo agli occhi, che rende il suo sguardo particolare,è uno dei cebi più "brillanti" quando si tratta di ragionare su simboli e quantità.

Pepe

E' nato nel Centro Primati il 27 marzo 1987 ed è figlio di Punk e Rosso. Allevato a mano da una volontaria, è stato reintrodotto in un gruppo sociale a circa 5 mesi di età. Nel 2009 ha perso la dominanza dopo uno scontro con Vispo. E' riconoscibile dagli altri maschi del suo gruppo per il pelo più chiaro, tendente al biondo. Ama molto starsene per conto suo, ma quando vede delle persone passare vicino alla recinzione è solito salutare con espressioni facciali e pose tipiche della specie.

Vispo

E' nato nel Centro Primati il 5 agosto 2000 ed è figlio di Viola e Patè e fratello di Virginia. Come suggerisce il suo nome ha un carattere piuttosto vivace, difficilmente lo si può vedere fermo. E' sempre molto impegnato ad osservare gli altri gruppi sociali, scavare nel terreno alla ricerca di insetti e controllare il perimetro del recinto. Trascorre molto tempo in compagnia di Sandokan e Roberta.

Roberta

E' nata nel Centro Primati il 7 luglio 1986 ed è figlia di Punk e Rosso. È stata allevata a mano da volontari e reinserita in un gruppo sociale a circa 7 mesi d’età.  Nonostante l’apparenza mite e tranquilla, ha un forte temperamento. Secondo l’opinione di chi la conosce da anni, Roberta è un’abile stratega che con il proprio comportamento influenza molto le dinamiche sociali interne al gruppo. E’ stata la femmina più prolifica della colonia.

Virginia

E' nata nel Centro Primati il 4 novembre 1999 ed è figlia di Viola. Si chiama Virginia in onore di Virginia Volterra, Direttore dell'Istituto in quegli anni. Abbandonata dalla madre subito dopo la nascita, è stata trovata aggrappata a Patè, che al tempo faceva parte del suo stesso gruppo sociale. Per poterla prendere e per fornirle le adeguate cure, è stato necessario addormentare Patè, che non voleva lasciarla andare. Ha un carattere schivo ma chi la conosce ne apprezza la grande dolcezza.

Totò

E' nato nel Centro Primati il 2 luglio 2010 ed è figlio di Rucola e Sandokan. Abbandonato dalla madre, è stato allevato a mano da volontari. Molto legato a Gal, imitava spesso i suoi comportamenti di minaccia e sfida. Oggi è un adulto estroverso con le persone che ama partecipare agli esperimenti dei ricercatori.

Rame


E' nata nel Centro Primati il 16 aprile 1987 ed è figlia di Rosita e Cammello. Ha un carattere forte e schivo ed è stata la madre “adottiva” di Totò. Con il passare degli anni il suo carattere si sta ammorbidendo, anche se rimane piuttosto diffidente nei confronti delle persone, motivo per cui può essere difficile convincerla a partecipare agli esperimenti.

Paprika

E' nata nel Centro Primati il 26 giugno 1989 ed è figlia di Punk e Rosso. È stata allevata a mano da un volontario ed è stata reintrodotta in un gruppo sociale a circa 5 mesi d’età. Fisicamente ha due segni distintivi: ha perso la parte finale della coda a causa di una ferita e possiede due grandi cornetti, che assomigliano a una vera e propria cresta.

Robot

E' nato nel Centro Primati il 15 giugno 1995 ed è figlio di Roberta e Zapotec. E' il maschio dominante del gruppo sociale in cui vive, ha un’indole selvatica ed è stato protagonista di ben tre tentativi di fuga, che fortunatamente si sono sempre risolti per il meglio. Un giorno il mio amico Andrea Puccini mi chiamò per avvertirmi che aveva visto una scimmia attraversare via Paisiello vicino al Bioparco - ricorda Elisabetta Visalberghi. Subito dopo ricevetti un’altra telefonata dal nostro Centro Primati in cui mi dicevano che una scimmia era scappata. Feci uno più uno e capii si trattava di un nostro cebo. Mi precipitai lì e trovai un signore spaventassimo perché aveva investito una scimmia con la sua auto. Aveva frenato ma forse la scimmia era stata ferita. Si trattava di Robot che, terrorizzato, si era poi rannicchiato sotto un'altra macchina. Il nostro veterinario, che si è precipitato ad aiutarci ed è riuscito a fargli un’iniezione per calmarlo. Alla fine Robot, un po’ intontito, si è lasciato prendere. In quell’occasione furono tutti molto gentili, dal signore alla guida della macchina al vigile che deviò il traffico per facilitare la cattura della scimmia”.

Patè

E' nato nel Centro Primati il 4 agosto 1991 ed è figlio di Punk e Rosso. Ha perso il ruolo di dominate del gruppo sociale in cui vive nel 2014, in seguito ad uno scontro con Robot, con il quale attualmente ha un rapporto abbastanza stabile; cerca frequentemente di interagire con le femmine, che non sempre però gradiscono le sue attenzioni. 

Robinia

E' nata nel Centro Primati il 27 agosto 1993 ed è figlia di Roberta e Zapotec. Abbandonata subito dopo la nascita, è stata allevata a mano da due volontari per essere infine reinserita nel gruppo a circa sei mesi d’età. Robinia ha partorito due piccoli, Sandokan nel 2000, che ha abbandonato, e Saroma nel 2001, di cui invece si è presa cura. Ha un carattere mite ed estroverso. Nel 2012 è stato pubblicato un libro fotografico sui suoi primi mesi di vita.

Saroma

E' nata nel Centro Primati il 17 giugno 2001 ed è figlia di Robinia e Patè. Ha un carattere impetuoso con gli altri cebi e piuttosto schivo con le persone. Questo la rende dominante nei confronti della madre Robinia e poco interessata a partecipare agli esperimenti.

Robin Hood

E' il maschio dominante del gruppo più numeroso del Centro Primati, dove è nato il 10 marzo 1997. E' figlio di Roberta ed è il fratello di Robot, che è stato tolto dal gruppo sociale in cui vivevano insieme per problemi di aggressività. Fisicamente somiglia molto al fratello ma, a differenza di quest’ultimo, non ha mai tentato la fuga ed ha un carattere più equilibrato. E’ uno dei maschi più belli di tutta la colonia, per il cipiglio che caratterizza il suo sguardo e per la sua prestanza fisica. Nel 2007 è stato testimonial del Festival della Scienza di Genova. 

Cognac

Cognac 

E’ nato nel Centro Primati il 20 Luglio 1987 ed è figlio di Consuelo e Rosso. Le attività preferite di Cognac sono accorrere quando arriva qualcuno per farsi dare una o più noccioline e farsi groomare dagli altri cebi. Fino al 2017 è stato il maschio dominante del suo gruppo.

Ulisse

 

E' nato nel Centro Primati il 2 settembre 2010 ed è figlio di Quincy e Sandokan. È la scimmia più giovane della colonia. I cebi dai cornetti sono animali molto tolleranti nei confronti dei piccoli ed è per questo che a Ulisse è stato permesso fare praticamente di tutto quando era giovane. Ora che è adulto, il suo carattere sicuro lo porta alla ricerca di un ruolo nella colonia, ricerca che già più volte lo ha messo in competizione con Robin Hood, il maschio dominante, del gruppo sociale in cui attualmente vive.

Penelope

E' nata nel Centro Primati il 21 maggio 1999 ed è figlia di Paquita. È la femmina dominante del gruppo sociale in cui vive e sa farsi rispettare dalle femmine e dai maschi suoi subordinati. E’ un cebo molto attivo ed ha un indole piuttosto battagliera: non perde occasione per ribadire la propria posizione gerarchica tra i membri del suo stesso gruppo.

 Pacajà

E' nata nel Centro Primati il 14 luglio 2004 ed è figlia di Penelope, la femmina dominante del gruppo sociale in cui vive, quindi gode di un rango piuttosto elevato. Peonia ama lanciare piccoli oggetti come sassolini, foglie e a volte anche del cibo fuori dal recinto, al fine di barattare quanto lanciato con qualche leccornia.

Peonia

E' nata nel Centro Primati il 14 luglio 2004 ed è figlia di Penelope, la femmina dominante del gruppo sociale in cui vive, quindi gode di un rango piuttosto elevato. Peonia ama lanciare piccoli oggetti come sassolini, foglie e a volte anche del cibo fuori dal recinto, al fine di barattare quanto lanciato con qualche leccornia.

Quincy

E' nata nel Centro Primati il 25 ottobre 2003 ed è figlia di Pacajà; i segni distintivi che la contraddistinguono sono un neo sotto l’occhio destro e le orecchie piuttosto prominenti. Ha un carattere dolce, ma combattivo ed è  per questo che gode del rispetto di tutti gli altri membri del gruppo sociale in cui vive. Nel 2010 ha dato alla luce Ulisse: nonostante fosse il suo primo piccolo, Quincy non ha avuto problemi ad allevarlo e curarlo, anche con l’aiuto di Pacajà, Penelope e Peonia. Quincy ha infatti dimostrato di essere una mamma vigile ma affatto gelosa, da subito il suo piccolo ha trascorso molto tempo con tutti gli altri membri del gruppo. 

Robiola

E' nata nel Centro Primati il 22 giugno 1998 ed è figlia di Roberta. Ha un temperamento audace e alle volte imprudente, infatti nonostante per molti anni sia stata l’ultima in gerarchia all’interno del suo gruppo sociale, è sempre stata tra le prime ad arrivare al cibo accanto al maschio dominante. E’ uno dei cebi della colonia più collaborativo negli esperimenti. 

Rucola

E' nata nel Centro Primati il 15 maggio 2000 ed è figlia di Roberta cui somiglia moltissimo nello sguardo. Ha un viso tondeggiante e dei tratti molto regolari. E' considerata, insieme a Pacajà e a Penelope,  tra le femmine più belle della colonia. Ama partecipare agli esperimenti e lo fa con notevole successo. Sarà perché è figlia di Roberta? Il 2 Luglio 2010 Rucola ha dato alla luce Totò, il suo primo piccolo, ma lo ha abbandonato subito dopo.

 

Sandokan

E' nato nel Centro Primati il 26 giugno 2000 ed è figlio di Robinia. Abbandonato dalla madre, viene allevato a mano da volontari e reintrodotto nel gruppo a quasi 9 mesi d’età. Al momento è il maschio dominante del gruppo, si mostra molto equilibrato e tollerante nei confronti degli altri due maschi. Ha un leggero strabismo agli occhi, che rende il suo sguardo particolare,è uno dei cebi più "brillanti" quando si tratta di ragionare su simboli e quantità.

Pepe

E' nato nel Centro Primati il 27 marzo 1987 ed è figlio di Punk e Rosso. Allevato a mano da una volontaria, è stato reintrodotto in un gruppo sociale a circa 5 mesi di età. Nel 2009 ha perso la dominanza dopo uno scontro con Vispo. E' riconoscibile dagli altri maschi del suo gruppo per il pelo più chiaro, tendente al biondo. Ama molto starsene per conto suo, ma quando vede delle persone passare vicino alla recinzione è solito salutare con espressioni facciali e pose tipiche della specie.

Vispo

E' nato nel Centro Primati il 5 agosto 2000 ed è figlio di Viola e Patè e fratello di Virginia. Come suggerisce il suo nome ha un carattere piuttosto vivace, difficilmente lo si può vedere fermo. E' sempre molto impegnato ad osservare gli altri gruppi, scavare nel terreno alla ricerca di insetti e controllare il perimetro del recinto. Trascorre molto tempo in compagnia di Sandokan e Roberta.

Roberta

E' nata nel Centro Primati il 7 luglio 1986 ed è figlia di Punk e Rosso. È stata allevata a mano da volontari e reinserita in un gruppo sociale a circa 7 mesi d’età.  Nonostante l’apparenza mite e tranquilla, ha un forte temperamento ed è la femmina più benvoluta dai maschi. Secondo l’opinione di chi la conosce da anni, Roberta è un’abile stratega che con il proprio comportamento influenza molto le dinamiche sociali interne al gruppo. Quando entra in estro, le attenzioni del maschio dominante sono tutte per lei. Non per nulla, è la femmina più prolifica della colonia

Virginia

E' nata nel Centro Primati il 4 novembre 1999 ed è figlia di Viola. Si chiama Virginia in onore di Virginia Volterra, Direttore dell'Istituto in quegli anni. Abbandonata dalla madre subito dopo la nascita, è stata trovata aggrappata a Patè, che al tempo faceva parte del suo stesso gruppo sociale. Per poterla prendere e per fornirle le adeguate cure, è stato necessario addormentare Patè, che non voleva lasciarla andare. Ha un carattere schivo ma chi la conosce ne apprezza la grande dolcezza.

 

 Totò

E' nato nel Centro Primati il 2 luglio 2010 ed è figlio di Rucola e Sandokan. Abbandonato dalla madre, è stato allevato a mano da volontari. Molto legato a Gal, imita spesso i suoi comportamenti di minaccia e sfida. Oggi è un giovane adulto molto estroverso con le persone. 

Rame


E' nata nel Centro Primati il 16 aprile 1987 ed è figlia di Rosita e Cammello. E' la femmina dominante del gruppo con un carattere forte e schivo. Ha un atteggiamento materno nei confronti di Totò, dal quale non è sempre facile separarla. È sempre molto diffidente nei confronti degli uomini, motivo per cui può essere difficile convincerla a partecipare agli esperimenti.

Paprika

E' nata nel Centro Primati il 26 giugno 1989 ed è figlia di Punk e Rosso. È stata allevata a mano da un volontario ed è stata reintrodotta in un gruppo sociale a circa 5 mesi d’età. Fisicamente ha due segni distintivi: ha perso la parte finale della coda a causa di una ferita e possiede due grandi cornetti, che assomigliano a una vera e propria cresta.

 

Robot

E' nato nel Centro Primati il 15 giugno 1995 ed è figlio di Roberta e Zapotec. E' il maschio dominante del gruppo, ha un’indole selvatica ed è stato protagonista di ben tre tentativi di fuga, che fortunatamente si sono sempre risolti per il meglio. Un giorno il mio amico Andrea Puccini mi chiamò per avvertirmi che aveva visto una scimmia attraversare via Paisiello vicino al Bioparco - ricorda Elisabetta Visalberghi. Subito dopo ricevetti un’altra telefonata dal nostro Centro Primati in cui mi dicevano che una scimmia era scappata. Feci uno più uno e capii si trattava di un nostro cebo. Mi precipitai lì e trovai un signore spaventassimo perché aveva investito una scimmia con la sua auto. Aveva frenato ma forse la scimmia era stata ferita. Si trattava di Robot che, terrorizzato, si era poi rannicchiato sotto un'altra macchina. Il nostro veterinario, che si è precipitato ad aiutarci ed è riuscito a fargli un’iniezione per calmarlo. Alla fine Robot, un po’ intontito, si è lasciato prendere. In quell’occasione furono tutti molto gentili, dal signore alla guida della macchina al vigile che deviò il traffico per facilitare la cattura della scimmia”.

Patè

E' nato nel Centro Primati il 4 agosto 1991 ed è figlio di Punk e Rosso. Ha perso il ruolo di dominate del gruppo nel 2014, in seguito ad uno scontro con Robot, con il quale attualmente ha un rapporto abbastanza stabile; cerca frequentemente di interagire con le femmine, che non sempre però gradiscono le sue attenzioni. 

Robinia

E' nata nel Centro Primati il 27 agosto 1993 ed è figlia di Roberta e Zapotec. Abbandonata subito dopo la nascita, è stata allevata a mano da due volontari per essere infine reinserita nel gruppo a circa sei mesi d’età. Robinia ha partorito due piccoli, Sandokan nel 2000, che ha abbandonato, e Saroma nel 2001, di cui invece si è presa cura. Ha un carattere mite ed estroverso. Nel 2012 è stato pubblicato un libro fotografico sui suoi primi mesi di vita.

Saroma

E' nata nel Centro Primati il 17 giugno 2001 ed è figlia di Robinia e Patè. Nonostante sia la più giovane del gruppo, ha un carattere impetuoso ed imprudente: è sempre la prima ad afferrare le noccioline e spesso chiede di averne anche in presenza dei maschi, un comportamento che a volte genera reazioni aggressive da parte di questi ultimi. 

Nel Centro Primati dell’ISTC-CNR vivono 21 cebi dai cornetti (Sapajus spp.), suddivisi in gruppi sociali la cui composizione può cambiare nel corso del tempo al fine di garantire il massimo livello di benessere alle scimmie.

ico Bullet I NOSTRI CEBI

ico Bullet GLI ALTRI CEBI CHE HANNO FATTO PARTE DELLA COLONIA 

8094091-sagome-di-scimmie La personalità dei primati non umani e le loro relazioni sociali: per saperne di più visita il sito http://www.primate-personality.net/

I cebi dai cornetti del Centro Primati

Nel Centro Primati dell’Istituto di Science e Tecnologie della Cognizione del CNR vivono 21 cebi dai cornetti (Sapajus spp). Si chiamano “dai cornetti” perché gli adulti, , hanno due ciuffi di pelo sulla testa. Le scimmie sono ospitate all’interno del Bioparco di Roma in una struttura che coniuga le esigenze dei cebi, dei ricercatori che ne studiano il comportamento e dei visitatori che le possono osservare da vicino.

Per motivi di spazio e di pacifica convivenza, i cebi sono divisi in gruppi, ospitati in aree arricchite con molti tipi di strutture, tra cui tronchi, corde e piattaforme che permettono ai cebi di sfruttare al meglio lo spazio a loro disposizione. Le aree esterne comunicano con spazi interni che in inverno sono riscaldati. Piccoli ricoveri riscaldati, dalla forma ad “igloo”, sono presenti anche nei recinti esterni, così da garantire a tutti gli individui un riparo adeguato, anche in caso di tensioni sociali interne al gruppo che potrebbero limitare l’accesso agli spazi interni di alcuni animali. I cebi preferiscono comunque trascorrere il loro tempo all’aperto. La folta pelliccia li protegge dalle temperature rigide e dormendo l’uno vicino all’altro si tengono caldo a vicenda.

8094091-sagome-di-scimmieLa nostra colonia

8094091-sagome-di-scimmieDa dove vengono i nostri cebi

La loro dieta è varia: ogni giorno mangiano frutta e verdura di stagione, a cui si accompagna cibo bilanciato, dal punto di vista nutrizionale, per il fabbisogno degli animali. Il cibo viene dato intero, cosi che i cebi trascorrano del tempo a manipolarlo. Una o più volte a settimana, secondo la stagione, ricevono insetti vivi, patate, uova, formaggio fresco, cereali e integratori alimentari. Inoltre, periodicamente i recinti vengono arricchiti con frutta secca di vario tipo (uvetta, semi di lino, semi di zucca, datteri, noci, frutta disidratata, ecc.) e insetti vivi, nascosti nei recinti esterni. Tutto il cibo viene distribuito in punti diversi sia nelle zone interne sia in quelle esterne, affinché si allunghino i tempi di ricerca e assunzione e si riduca la competizione tra gli animali. Ai cebi vengono offerte anche delle challenge per ottenire il cibo sfruttando le loro proverbiali abilità cognitive e manipolative.

Inoltre, la collaborazione ad un esperimento viene premiata dai ricecatori con noccioline, uvette, semi di zucca come ricompense.

 

Lo stato di salute e di benessere dei cebi viene giornalmente monitorato da personale  esperto in benessere dei primati non umani, oltre ad essere presente un veterinario referente. Quando necessario le scimmie vengono sottoposte ad accurate visite ed esami veterinari.

Clicca qui ... per sapere di più sui cebi e su come averne cura in cattività.

8094091-sagome-di-scimmieDomande e risposte

8094091-sagome-di-scimmieI cebi. Album di famiglia del 2004

 

 

Capuchins (Genus Cebus) are robustly built monkeys named for the distinctive caps on their crowns that appear in various colours and shapes in different species. They are very widely distributed in Central and South America, ranging from Honduras to the north of Argentina and from Peru to the Atlantic coast of Brazil. Such a wide distribution is possible because capuchins can thrive in a variety of habitats. They spend most of their time in trees. However, in response to local conditions, they may also spend time on the ground feeding, drinking, playing or moving across open ground between patches of forest.

Social structure

Capuchins live in groups ranging from around 10 to more than 40 individuals that contain one or more adult males, several adult females and immatures. In terms of their social system, different capuchins species fall along a continuum from uni-male to multi-male. That means we can find one or more adult males which are socially and reproductively active in each group. Although group members can be assigned to different dominance classes, social relations are characterized by a high degree of tolerance among individuals, especially towards infants and young juveniles. Moreover, infant capuchins are often cared for by alloparents and even suckled by allomothers. Capuchins show many of the characteristics of female-bonded primate species: maturing males often transfer groups, whereas females almost stay in their natal group. Affiliative female-female and female-male relationships are prominent than relationships among males.

Diet

Capuchins are omnivores. They eat mostly fruits but include varying portions of other vegetable invertebrates (e.g., molluscs, insects, worms) and vertebrates (e.g., birds and their eggs, small mammals, lizards, snakes) in their diet. Many other South American monkeys have the same diet, but what distinguishes capuchins is their destructive manner of foraging. Capuchins are renowned as extractive foragers, meaning that they exploit hidden and encased foods. Their foraging behaviour is distinctive for its inclusion of a large variety of strenuous actions (e.g., dig, rip, bite, bang, grab, break) as well as dexterous and precise ones (e.g., pull or pick with precision grip, scoop, open by peeling). One particular form of strenuous foraging activity typifies wild capuchins: breaking open hard-shelled fruits, nuts, and invertebrates.

Life history, body and cognition

With respect to other South American monkeys, capuchins live a very long time (up to 53 years in captivity) and have a long period of maternal care and immaturity. A large ratio of brain size to body size also distinguishes capuchins from other monkey species. Because of these unusual life history and anatomical features, capuchins have been popular subjects for research in the laboratory as well as in the field.

Capuchins are comparable to other monkey species  in their achievements in tasks commonly used to assess memorial, attentional and conceptual abilities. However, their engagement with objects is unique. Captive capuchins of all ages devote considerable attention, time and energy to manipulating objects; moreover, they frequently combine objects and surfaces in actions (e.g., bang objects on surfaces and poke objects into surfaces), leading to fortuitous spontaneous discoveries and innovations. Some wild population of capuchin monkeys routinely use stone hammers and stone anvils to crack palm nuts (to know more about this, see http://ethocebus.net/)

 

Video "Io Scimmia Tu Uomo"

 

 

1997, Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. Produzione Paneikon srl. Organizzazione Grazia Barberini. Riprese Massimo D’Adamo. Fotografia Giancarlo Pancaldi. Testi E.Visalberghi (Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, Roma). Voce Aurora Cancian. Musiche Andrea Guerra. Montaggio Loriana Lucarini. Post produzione DT Audiovisivi.
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